
Il prezzo medio dell’Rc Auto
continua ad aumentare. Il premio medio dei nuovi contratti firmati a
maggio è stato di 400 euro. Lo affermano i dati Ivass. Il rincaro
rispetto allo stesso mese dello scorso anno è del 6,8%. Per gli
assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, l’incremento
è dell’11%.
Premi lontani dal picco
Quando il prezzo sale non è mai una buona notizia per
gli automobilisti. Ma, come sempre, i dati vanno contestualizzati per capire il
loro reale peso e le tendenze in divenire.
Va quindi sottolineato che i premi sono calati in modo
consistente per anni, con una flessione particolarmente marcata prima tra
il 2014 e il 2016 e poi tra il 2019 e il 2022. Basti dire che, nonostante i
rincari degli ultimi mesi, i premio medio resta è ancora di 100 euro in meno
rispetto al picco del 2014.
L’altra, parziale, buona notizia riguarda il trend. È vero
che il +6,8% è un bell’andare, ma fa emergere un ritmo in frenata: ad
aprile la crescita era stata del +7,9%.
La mappa dei rincari
Tornando ai dati di maggio, tutte le province italiane
hanno registrato incrementi di prezzo, anche se con importanti escursioni.
Sul poco fortunato podio dei rincari sono saliti Prato, Roma (entrambi
con un aumento del 10%) e Nuoro (+9,8%).
Il premio delle assicurazioni è invece lievitato
decisamente meno a Vibo Valentia (+1,7%), Cosenza (+3%) e Reggio
Calabria (+3,1%).
Le province più care e le più economiche
Il premio medio più caro d’Italia si registra a Prato,
Napoli (con 580 euro in entrambe le province) e Caserta (515 euro).
Molto più convenienti sono invece Enna (285 euro), Potenza (296 euro)
e Oristano (309 euro).
Le differenze territoriali restano quindi pronunciate. Ma,
come sottolinea l’Ivass, si sono quasi dimezzate negli ultimi 10 anni.